Logopedia e deglutizione

Logopedia e deglutizione

Se c’è una buona occlusione c’è una buona funzione!

Se c’è una buona funzione c’è una buona occlusione!

La maggior parte delle malocclusioni, con chiusura scorretta delle arcate tra loro, sono dovute per la maggior parte dei casi a una cattiva funzione di tutti gli organi che gravitano intorno alla bocca.

Se per esempio il bambino respira con la bocca aperta anziché con il naso e con la bocca chiusa, si hanno modificazioni del palato e delle vie aeree superiori, infatti l’aria che entra dalla bocca, crea una colonna potente che riesce a stringere il palato portando ad una contrazione trasversale dell’arcata e ad una protrusione dei denti verso l’esterno con il caratteristico aspetto a coniglietto. A livello del naso si avrà un restringimento delle narici e delle vie aeree superiori che può portare a ipertrofia dei turbinati, delle adenoidi e alla permanenza di situazioni di infiammazione che automantengono il ciclo respiratorio-deglutitorio scorretto.

Se, al contrario, l’aria sarà inspirata dal naso, si manterrà la pervietà delle vie aeree superiori con narici normoconformate, turbinati e mucosa nasale con ridotta possibilità di infiammazione ed iperemia e una corretta espansione delle arcate con equilibrio tra labbra, lingua e muscoli.

Altra frequente anomalia che spesso si riscontra nei bambini e nei giovani ma anche negli adulti che non sono stati corretti, è il mantenimento della :

Deglutizione infantile

Quando il neonato si alimenta, ciucciando il latte, pone la lingua tra le arcate, edentule, per permettere lo schiacciamento della tettarella o del seno materno ma, questo meccanismo di deglutizione deve scomparire automaticamente quando si interrompe l’allattamento o comunque entro i 3 anni con una tolleranza di tempo limite fino ai 9/10 anni perché il giusto riflesso fisiologico possa instaurarsi spontaneamente.

La lingua deve arretrare, schiacciarsi con il dorso contro il palato ad ogni atto deglutitorio e la punta non deve spingere sui denti bensì rimanere leggera contro la papilla intericisiva sul palato e tendere piuttosto a scendere dietro gli incisivi inferiori, senza spingerli.

Se la lingua spinge sui denti, questi tenderanno a portarsi verso l’esterno o a non erompere completamente e le arcate tenderanno a contrarsi.

Il palato è fatto a “volta” proprio per accogliere il dorso della lingua.

Solo se si trova il giusto equilibrio non si avranno dismorfismi.

La lingua è un muscolo molto forte che lavora con una spinta di ben 20 Kg per ogni atto deglutitorio che avviene circa 600/1000 volte nelle 24 ore, con una riduzione durante la notte ed un aumento durante i pasti. Si può quindi capire quanta importanza abbia!

Equilibrio è sempre la parola d’ordine: se infatti la lingua esercita una forza verso l’esterno, le labbra tendono a contrastarla forzando verso l’interno.

Anche le labbra dunque assumono grande importanza in questo equilibrio.

E’ il caso per esempio di un labbro superiore corto o trattenuto troppo in alto da un frenulo ipertrofico, o al contrario di labbra lunghe o con il muscolo orbicolare troppo forte.

I denti che si trovano proprio a metà tra lingua e labbra saranno dritti solo se si ci sarà equilibrio di forze.

Dizione

Il genitore deve essere il miglior osservatore del proprio bambino e notare se ci sono anche piccole anomalie anatomiche o piccoli difetti di pronuncia, tipo la “S”(Sigmatismo) o la “R” (Rotacismo) oppure notare se al risveglio il cuscino è bagnato di saliva.

Pure notare se ha l’abitudine di smangiucchiarsi le unghie o le pellicine delle dita o se ha le labbra screpolate, sono tutti vizi difficilissimi da eliminare quanto più si va avanti con l’età e che però mantengono difetti di deglutizione e di respirazione.

Alla visita verranno notate e vi saranno richieste anche queste cose proprio per avere un quadro quanto più completo delle abitudini del vostro bambino.

Altrettanto verrà fatto con l’osservazione degli adolescenti e degli adulti nei quali spesso sono mantenute le stesse abitudini infantili.

Consiglio: Guardate i vostri bambini. Al di là che ci sembreranno sempre stupendi, guardate oltre e pensate a come saranno da grandi, l’aspetto che avranno per la più lunga parte della loro vita, l’età adulta.

Un bambino che ciuccia il dito, è tenerissimo, ma dove andranno i suoi dentini se non smetterà di ciucciare, al massimo al compimento dei 3 anni?

Come non è piacevole l’aspetto di tanti ragazzi che ascoltano a bocca aperta e con l’aria addormentata. Sono respiratori orali.

Spesso dormono male la notte, hanno frequenti risvegli anche se non avvertiti consciamente, possono avere russamento, momenti di interruzione del respiro (Osas) con scarsa ossigenazione del sangue e bisogno di riposini durante la giornata.

Gli aspetti che vi ho raccontato fin qui sono validi anche per gli adulti.

Perché se un difetto non viene corretto, perdurerà nella crescita e si stabilizzerà nell’adulto.

LOGOPEDIA:

là dove non sia sufficiente una sensibilizzazione, in studio, al problema lingua-deglutizione-respirazione con l’insegnamento di particolari esercizi di apprendimento delle corrette abitudini, il paziente verrà inviato dal Logopedista che, insistendo solo sul problema specifico, sarà in grado di seguire al meglio e con costanza il progredire dei risultati fino all’apprendimento completo dei nuovi e corretti meccanismi deglutitori.